«Non tutti si azzardano a esprimere un giudizio su temi di fisica, e tutti invece – il filosofo come l’uomo della strada – hanno un loro parere da esternare su problemi di psicologia, e si comportano come se fossero quantomeno psicologi dilettanti.
Mentre accettiamo di buon grado la distanza incolmabile che c’è tra senso comune e fisica teorica riguardo concetti come forza, massa, velocità; non siamo disposti ad ammettere la stessa distanza tra l’uso comune e l’uso psicoanalitico di concetti come pulsione, inconscio, desiderio, sintomo, piacere, godimento, ripetizione, atto…
Qui tutti si sentono di dover esternare il loro parere e contestarne l’uso specialistico. »
Sigmund Freud
Opere. Volume XI.
L'uomo Mosè e la religione monoteistica e altri scritti, p.641.